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venerdì 24 febbraio 2023

Bentornata destra antisovietica

Finalmente la Meloni. Si distingue dagli alleati del centrodestra così come dai neofascisti. Finalmente una autentica destra storica, non se ne poteva più infatti di una destra di fascisti, fasciocomunisti e pseudoliberali rincoglioniti che si bevono la propaganda comunista di Putin. Questa è la destra liberale, democratica, patriota, occidentale che auspico? Vedremo, ma la strada sembra tracciata.

Potrebbe essere una chiarificazione importante che ci toglie dalla confusione, da una parte la sinistra la smette di far finta di essere liberale ed equidistante dicendo apertamente e coerentemente che sta col dittatore comunista Putin (in questo senso si legga l'ambigua e melliflua intervista di Prodi al corriere), e dall'altra la destra si libera delle scorie degli anni venti del novecento e torna ad essere la parte di sempre dei liberali. Vedremo.

La Meloni, sulla strada tracciata da Draghi, ci sta liberando concretamente dalla dipendenza energetica dalla Russia a cui la sinistra d'alemiano-grillina ci aveva condannato, l'importante ora è non attardarsi in una linea Mattei, capendo bene i reali interessi dell'Italia e degli italiani.

Qualcuno si dispera per il ritorno della guerra fredda, ma forse ci si dimentica che la guerra fredda era un ordine, sancito a Yalta, mentre la globalizzazione degli ultimi anni è stata il caos. Questo ovviamente significa due cose: Non bisogna detronizzare Putin senza una chiara alternativa, ma bisogna sconfiggerlo e delimitarlo, dando tutta la sovranità libera agli ucraini.

Sento tante questioni di lana caprina, è ovvio che la verità non sta mai tutta da una parte e il torto dall'altra, ma c'è sempre un aggredito e un aggressore e da che storia è storia l'aggressore dice sempre di essere stato provocato o anche che gli aggrediti hanno commesso crimini, cosa in alcune circostanze vera, ma che non cambia il senso della storia. Ma chi come me è stato un veterocomunista nostalgico dell'Urss, ma poi ha toccato con mano cos'è il totalitarismo, proprio per questo non può fare l'equidistante di chi tiene un piede nell'antiamericanismo, uno nella socialdemocrazia e uno nel liberalismo occidentale in maniera strumentale.




venerdì 10 febbraio 2023

Per un giudice non è reato definire una sconfitta alle elezioni peggio di un crimine nazista

Lo chef Vissani ha paragonato Renzi a Hitler perchè Renzi ha perso le elezioni nel 2018, cosa per cui secondo lui ha fatto più danni di Hitler. Per lo chef Vissani il Pd che perde le elezioni sono un danno peggiore di milioni di morti. Renzi lo ha quelerato ma un giudice noto per le sue posizioni vicino ai No Vax ha assolto lo chef definendo ciò critica politica. In realtà l'insulto e la diffamazione non è a Renzi, ma ai milioni di morti e a tutte le persone che hanno sofferto per il nazismo, questo è sfuggito al giudice, ma non alle persone sane di mente. Un motivo in più per non credere nella giustizia italiana, ma anche nei media perchè quando Renzi ribalterà la causa in appello non lo riporteranno.



giovedì 9 febbraio 2023

Vengo anch'io, no tu no

Sembra che al Festival di Sanremo possano parlare tutti tranne uno. Può parlare Fedez, che pochi anni fa faceva rap in cui insultava i gay e oggi fa rap in cui accusa di nazismo il governo, può parlare la pallavolista che definisce l'Italia un paese razzista dopo aver trovato fortuna e gloria in Italia, ma per fortuna può parlare anche la dissidente iraniana e meno male, sono lontani grazie al cielo i tempi in cui la sinistra definiva agenti della Cia i ribelli antiislamici iraniani. Ma c'è ne è uno che non può parlare: è Zelenski, il premier ucraino democraticamente eletto infatti dà fastidio a Salvini come alla sinistra, curiosamente uniti nell'antiamericanismo, ai complottisti come ai pacifisti a senso unico. Come nella canzone di Jannacci, "si potrebbe andare allo zoo comunale a vedere le bestie feroci per vedere l'effetto che fa, vengo anch'io no tu no". Però l'amico di Putin, Albano, ha cantato a Sanremo, che qualche anno fa ospitò anche Gorbaciov. Dalla Russia con amore, come ai tempi del Covid e del governo Conte.

La vecchia Europa

Quello che non permette a Renzi e Calenda di superare la "soglia" dell' 8%, a mio modo di vedere, è il loro contrapporre l'europeismo contro il sovranismo. Non si capisce, infatti, perchè se si vuole fare gli stati uniti d'Europa, bisogna abolire gli stati nazionali. Negli Stati Uniti d'America gli stati singoli permangono e hanno la massima autonomia. Altrimenti potrebbe sembrare ai più l'Unione Sovietica compenetrata con il vecchio imperialismo tedesco e francese. Una sorta di patto Molotov-Ribbentropp unito alla Francia di Petain.

Renzi e Calenda dovrebbero chiarire se stanno con l'atlantismo o con l'europeismo alla Schroder, sovvenzionato da Gazprom. Non è questione di lana caprina o di poco conto.


giovedì 2 febbraio 2023

Scopri dov'è l'errore

Cinque agenti afroamericani uccidono un afroamericano disabile che li minacciava con un coltello. I media e la sinistra europei accusano gli Usa di razzismo. Scopri dov'è l'errore.

mercoledì 1 febbraio 2023

Perchè Donzelli ha ragione da vendere

Quattro parlamentari del PD sono andati a trovare in carcere il terrorista anarchico Cospito. La cosa è stata giustificata come una normale funzione di un parlamentare per salvaguardare le condizioni di un carcerato. Allora, se un esponente del partito radicale avesse fatto questa visita, credo che nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Questo perchè i radicali si sono sempre occupati di TUTTI i detenuti come loro missione. Ma un partito come il PD/Pds, che negli anni ha cavalcato il giustizialismo della stagione di Mani Pulite, ha candidato Di Pietro in un collegio blindato come il Mugello, è oggi alleato di un partito manettaro come i cinque stelle, perchè oggi spende ben quattro parlamentari per andare a trovare un terrorista come Cospito? Perchè allora non sono andati a trovare Dell'Utri o tutti i poveracci in carcere in attesa di giudizio e fino a prova contraria innocenti, a differenza di terroristi e mafiosi?

La risposta, come sempre, si trova nella storia, cioè nella doppiezza comunista togliattiana-berlingueriana, di chi ha sempre tenuto un piede nella democrazia liberale e uno nell'eversione, coniugando opacità burocratico-legalitaria, populismo giustizialista e avanguardismo elitario anticapitalista.

Per questo, il deputato Donzelli ha ragione da vendere e quello che ha detto non richiede scuse come sostengono i baroni tronfi rossi, ma approfondimento.