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lunedì 28 novembre 2022

Mondiali in Qatar, cosa è permesso e cosa no

I mondiali in Qatar non piacciono a nessuno, lavoratori pagati 20 dollari al giorno in un paese ricchissimo, omossessualità vietata, donne allo stadio solo se accompagnate da uomini, una nazionale ridicola, composta da oriundi che esce dopo due partite. Poi ci sarebbe la questione dell'antisemitismo di Stato che interessa a pochi. 

Messaggi promovimento Lgbt non sono permessi, ma inginocchiarsi per il Black Lives Matters ed esporre bandiere palestinesi è permesso. Come dire, gli unici due paesi che possiamo criticare sempre e comunque in tutto il mondo sono gli Usa e Israele, sugli altri dobbiamo censurarci sennò questi si offendono e ci togliono gas, petrolio e ci mettono le bombe nelle discoteche. 

Ma questa è la dimostrazione della superiorità del mondo libero. Poi c'è sempre Al Jaazera e Russia Today per indottrinare le menti deboli. Nessuna nazionale solidarizza coi coraggiosi giocatori iraniani pronti a morire per protestare contro il regime islamico.

La Fifa risponde alle proteste con dei controslogan politici come "pace", "salviamo il pianeta", "il calcio unisce", sarebbe stato meno banale "viva la pastasciutta". Ma ora sappiamo che nei regimi il pacifismo di maniera, l'ecologismo apocalittico, l'antirazzismo a senso unico e il cosmopolitismo terzomondista sono ben accetti, mentre i diritti dei lavoratori, dei gay, delle donne, degli ebrei e i valori occidentali no. Ma anche tra chi contesta il mondiale in Qatar e i giocatori che si inginocchiano le parole "libertà", "Democrazia", semplicemente non esistono, non compaiono. Ma queste due parole le scandiscono i popoli in Iran, in Cina, in Venezuela, forse domani a Gaza e in Russia. 

Personalmente però non credo nel boicottaggio come forma di lotta, meglio andare lì e denunciare tutto, dovrebbero farlo i giornalisti lì presenti e in parte i tifosi. Certo, se mandi Lele Adani al massimo ti puoi aspettare una sceneggiata talebana a favore di Messi. 

lunedì 21 novembre 2022

L'euroipocrisia equidistante

Attenzione ai furbi, nei prossimi mesi si creerà una situazione che dovremo monitorare. La sinistra europea dopo aver per anni sostenuto il regime iraniano, ora cerca di smarcarsi di fronte alla dirompente rivolta del popolo iraniano e cerca di intestarsi la rivolta per di più equiparando questa rivolta al movimento estremista e violento del Black Lives Matters che è attivo negli Usa. Una equiparazione ovviamente senza fondamento, ma che serve ai terzaposizionisti e gli equidistanti di mettere sullo stesso piano l'America e i regimi mediorientali, russi e asiatici, per presentare l'Europa come una sorta di paradiso dei diritti umani, fingendo di non aver avuto mai rapporti con Iran, Russia, Cina, avendo invece lasciato il lavoro sporco da fare agli Usa, dipinti invece come quelli che avrebbero inventato problemi in Ucraina. Questo è l'eurocom. Servirebbe un'altra Oriana Fallaci per sbugiardare questi ipocriti.

mercoledì 16 novembre 2022

Fascisti piangina, scrittori piangina, Eurosocialcomunisti ipocriti

Il leader di Forza Nuova Castellino, formazione neofascista, voleva presentare il suo nuovo movimento nelle aule del parlamento, ma non gli è stato permesso. Allora ha pianto dicendo "questa non è democrazia". Sono lontani i tempi in cui Mussolini definiva il parlamento un bivacco, ora i fascisti piagnucolano come bambini di sei anni se non li fai entrare in parlamento, adorano un colonello del Kgb come Putin, ma ridateci il manganello, le bombe a mano e la galera e risparmiateci questi fasciobamboccioni.

Lo scrittore Saviano ritiene libertà di espressione definire "bastardi" Meloni e Salvini e siccome si è preso una querela definisce la nostra realtà democratura, che sarà una libertà neologista da scrittore. Ridateci Pasolini che diceva anche lui sproloqui sulla dittatura democristiana ma almeno frequentava i ragazzi di strada e non i salotti di Fabio Fazio.

Gli eurosocialcomunisti ci dicono che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è in realtà una faccenda tra russi e americani, i quali in realtà ancora una volta ci parano il culetto armando la difesa ucraina che è la difesa dell'Europa tutta, che a quest'ora i russi stavano a Vienna, e allo stesso tempo tenendo a bada le eccessive fughe in avanti degli ucraini. L'Europa in tutto questo non è che è tra due fuochi, semplicemente non conta nulla perchè non vale nulla. Ridateci De Gasperi, Einaudi e Saragat, che sapevano da che parte da stare per il bene dell'Italia.

La Francia ci definisce disumani coi migranti, loro, gli schiavisti nei secoli tra New Orleans e l'Africa, ovviamente a Ventimiglia c'è un muro. Bloccare i trafficanti di esseri umani come Carola Rackete è la vera umanità contro l'ipocrisia degli sfaccendati.



sabato 5 novembre 2022

Pacifisti contro partigiani, cavalli di troia contro patrioti

Due manifestazioni completamente opposte si sono svolte oggi 5 novembre 2022: a Roma i pacifinti che da 100 anni stanno dalla parte degli aggressori e dei prepotenti, per la resa e il disarmo degli aggrediti, prima con la Germania e poi con la Russia, con il collante del patto Molotov-Ribentropp, dall'altra invece a Milano i resistenti, i partigiani, quelli che combattono per la libertà, anche con le armi. Pacifismo e Resistenza infatti sono due cose completamente opposte che solo una sinistra schizofrenica e melliflua ha cercato di tenere insieme per 70 anni, parteggiando però sempre per la guerrafondaia Russia e/o la guerrafondaia Germania e contro l'America e l'Inghilterra.

Ora è il momento dello snodo, ora i nodi vengono al pettine in maniera trasversale, a sinistra i nazicomunisti grillini da una parte e i liberali dall'altra, e anche a destra i veri patrioti che stanno col patto atlantico nell'interesse nazionale come la Meloni e i servi di Putin -  come ieri di Hitler - nemici della Patria alla Berlusconi e Salvini dall'altra.

In mezzo al guado il povero stoccafisso Letta, fa quasi tenerezza, vien voglia di prenderlo per mano e portarlo con i resistenti e i patrioti, ma ne avrà mai il coraggio?