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domenica 30 gennaio 2022

Generazioni, classi sociali, territorio, famiglie politiche, geopolitica

Dare addosso ai giovani è la moda del momento e di sempre da secoli. Io invece non sopporto i 70-80enni postsessantottini catastrofisti e apocalittici, i 50-60enni no vax ignoranti e beceri, i quarantenni frustrati perchè guadagnano meno dei loro genitori, i quindicenni scemi e arroganti alla Greta Thunbergh, viva i venti-trentenni, tecnologicamente avanzati, liberi e fuori dagli schemi. Il futuro è loro. Spaccate tutto.

In realtà il tema generazionale non mi ha mai molto interessato, anche le categorie sociali sono riduttive, intanto la politica è sempre più trasversale e il territorio e la nazione non si può negare, che che ne dicano i cantori dei continenti e della globalizzazione, ma siccome ci vogliono inquadrare allora è giusta una ridefinizione, che ci riporti alla famiglie politiche tradizionali ma al di fuori dello schema destra-sinistra: cioè prima liberali o socialisti, ma questi due al loro interno devono chiarificare molto, perchè ci sono liberali succubi dell'egemonia culturale dei comunisti, dall'altra parte socialisti che non sanno se aderire al liberalismo o essere dei comunisti riformisti. La destra invece non appartiene a nessuna famiglia politica, non puoi definirla fascista, questo è sciocco, rivendica giustamente la sovranità nazionale e la lotta all'invasione islamica, ma questo dovrebbe essere patrimonio comune dei popoli europei. Identitari, ma in realtà portatori del senso comune e del buon senso, ma allo stesso tempo senza una chiara collocazione geopolitica e frastagliati tra democrazia e populismo.

E poi la geopolitica, questa Europa eterna terza via, un po' patetica, senza un esercito, fa la voce grossa giustamente con la Russia, però le strizza l'occhio con le vie del gas, rifiutando il gas israeliano, e poi pretende di fare a meno dell'America. Tedeschi e francesi, si facciano da parte, l'Italia sia sempre atlantista, come l'Inghilterra, la vera rovina dell'Europa sono i francesi e i tedeschi, arroganti e microimperialisti. Sogno un Europa trainata da Italia e Inghilterra.

venerdì 14 gennaio 2022

Il grande paradosso che si potrebbe creare

Renzi quando era al 40% fece un referendum per creare una repubblica semipresidenziale con un sistema elettorale maggioritario, tutti i partiti si opposero e la maggioranza degli italiani, a parole antipartito, ma nei fatti no, andarono dietro ai partiti e siamo rimasti in un sistema semiproporzionale. Ma ora che Renzi è dato al 3-5%, proprio lui in questo sistema elettorale proporzionale potrebbe diventare l'ago della bilancia nella prossima legislatura quando nessuno sembra più in grado non solo di raggiungere il 40%, ma nemmeno il 25.

Il rigurgito grillo-fascio-comunista antiliberale degli ultimi cinque anni sembra finito, ma la riscossa liberale ancora tarda a venire, ne consegue una frammentazione in cui i liberali possono usare le armi degli antiliberali, come il proporzionalismo, a proprio vantaggio.