Con quel Io non ci sto Scalfaro fu il primo a dare il via alla battaglia contro l'antipolitica, fu il primo a capire il nesso tra attacco alla politica e attacco alle istituzioni democratiche e repubblicane, il nesso tra indignazione per corruzione e privilegi della politica e insofferenza verso la democrazia, in nome qualora di una astratta democrazia diretta e totale. Ad alcuni può sembrare paradossale, ma è così, questo nesso reale aveva già fatto parte delle fasi più cupe e prerepubblicane della storia d'Italia.
Blog che si occupa di geopolitica, politica italiana, storia del comunismo, della sinistra italiana e osservatorio sui movimenti estremistici e sul nuovo antisemitismo
martedì 31 gennaio 2012
domenica 29 gennaio 2012
Arpad Weisz: nel Giorno della Memoria a Milano
Arpad Weisz: nel Giorno della Memoria a Milano
Venerdì, 27 Gennaio 2012 06:58
permalink http://www.inter.it/aas/news/reader?N=56293&L=it
MILANO - 67 anni fa, come oggi, il 27 gennaio, vengono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Un anno prima, il 31 gennaio 1944, Arpad Weisz, l'allenatore con cui l'Inter, allora Ambrosiana, ha vinto il primo campionato a girone unico della storia, nel 1929-30, si arrende alla finale di orrore che la vita gli ha riservato. Ad Auschwitz muore, è l'ombra di quello che è stato, i suoi due bambini, Clara e Roberto, sua moglie Elena sono già stati uccisi dalla follia nazista.
Nel giorno della memoria, il Comune di Milano e F.C. Internazionale non dimenticano. La targa che verrà apposta allo Stadio "Giuseppe Meazza", per tutti San Siro, è il simbolo del non voler spegnere il ricordo.
La vita di Arpad Weisz è la storia di un ungherese brillante, nato a Solt, il 16 aprile 1896, ebreo, buon calciatore, c'è alle Olimpiadi del 1926, e ottimo allenatore, quasi un precursore nell'attenzione scientifica che mette nella sua professione. Viaggia molto, vince molto. In Italia è a Milano e a Bologna. Scopre lui Giuseppe Meazza, lo fa debuttare adolescente in Coppa Viola a Como con la prima squadra. L'ultima tappa della sua carriera è Dordrecht, in Olanda, una carriera che è già in fuga dal nazismo. Da qui, per i Weisz ci sarà solo il viaggio verso Auschwitz.
Scappare dal ricordo dell'orrore è umano, sarebbe bello fermare il tempo e ricordare solo quella trentaquattresima giornata della stagione 1929-30, si giocava contro il Modena, con 50 punti l'Ambrosiana vinceva il campionato staccando di 2 il Genova 1893, ma perfino i nomi di quelle squadre, rimaneggiati dal fascismo, riportano alla storia. Così, oggi non dimentichiamo.
Dedicato a Arpad, Elena, Clara e Roberto Weisz.
F.C. Internazionale
Venerdì, 27 Gennaio 2012 06:58
permalink http://www.inter.it/aas/news/reader?N=56293&L=it
MILANO - 67 anni fa, come oggi, il 27 gennaio, vengono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Un anno prima, il 31 gennaio 1944, Arpad Weisz, l'allenatore con cui l'Inter, allora Ambrosiana, ha vinto il primo campionato a girone unico della storia, nel 1929-30, si arrende alla finale di orrore che la vita gli ha riservato. Ad Auschwitz muore, è l'ombra di quello che è stato, i suoi due bambini, Clara e Roberto, sua moglie Elena sono già stati uccisi dalla follia nazista.
Nel giorno della memoria, il Comune di Milano e F.C. Internazionale non dimenticano. La targa che verrà apposta allo Stadio "Giuseppe Meazza", per tutti San Siro, è il simbolo del non voler spegnere il ricordo.
La vita di Arpad Weisz è la storia di un ungherese brillante, nato a Solt, il 16 aprile 1896, ebreo, buon calciatore, c'è alle Olimpiadi del 1926, e ottimo allenatore, quasi un precursore nell'attenzione scientifica che mette nella sua professione. Viaggia molto, vince molto. In Italia è a Milano e a Bologna. Scopre lui Giuseppe Meazza, lo fa debuttare adolescente in Coppa Viola a Como con la prima squadra. L'ultima tappa della sua carriera è Dordrecht, in Olanda, una carriera che è già in fuga dal nazismo. Da qui, per i Weisz ci sarà solo il viaggio verso Auschwitz.
Scappare dal ricordo dell'orrore è umano, sarebbe bello fermare il tempo e ricordare solo quella trentaquattresima giornata della stagione 1929-30, si giocava contro il Modena, con 50 punti l'Ambrosiana vinceva il campionato staccando di 2 il Genova 1893, ma perfino i nomi di quelle squadre, rimaneggiati dal fascismo, riportano alla storia. Così, oggi non dimentichiamo.
Dedicato a Arpad, Elena, Clara e Roberto Weisz.
F.C. Internazionale
sabato 28 gennaio 2012
lunedì 2 gennaio 2012
Il discorso di capodanno del presidente Napolitano
Nel discorso di capodanno il presidente Napolitano ha individuato nella corruzione e nella evasione fiscale i due mali da estirpare, strettamente connessi alla criminalità organizzata, laddove senza una sconfitta di essi non può esserci futuro.
Nella riduzione della spesa pubblica Napolitano ha individuato l'obbiettivo primario, insieme all'occupazione giovanile, ma che non può non essere accompagnata dal procedere con equità, e perciò, Napolitano ha detto, con la costruzione di nuove forme di sicurezza sociale.
La parte più originale del suo discorso è stata senz'altro quando Napolitano ha fatto riferimento alla sua passata militanza politica nel Pci, e nello specifico sulla sua formazione nel rapporto diretto con gli operai, si è trattato di un passaggio molto interessante perchè cifra della popolarità del presidente, non dovendo nascondere la sua storia e la sua peculiarità, perchè rimanda all'equilibrio dimensionale del suo settenato di cui parlavo qui, http://francescoredpoli.blogspot.com/2011/11/dimissioni-di-berlusconi-napolitano.html , e perchè questa digressione, come lui l'ha definita, ha aperto il discorso sulla natura storica e sui riferimenti storici della fase che stiamo vivendo.
I due riferimenti sono stati la ricostruzione del secondo dopoguerra, quando i lavoratori, le forze sindacali, il Pci, senza perdere la loro fisionomia, fecero sacrifici per mettere le basi ad una seconda fase di sviluppo economico e progresso sociale.
Il secondo è il compromesso storico che il Pci fece nel '76-'77, a fronte del nemico terroristico da sconfigggere e alla grave crisi recessiva che attraversava quel periodo.
Due snodi fondamentali nella storia d'Italia, della sinistra e del grande partito di massa, anzi i due snodi fondamentali, potremmo dire, (insieme alla svolta di Salerno e alla bolognina).
Napolitano ha fatto appello al farsi carico dell'interesse generale nelle fasi cruciali, che è storia del movimento operaio italiano e del grande partito di massa che l'Italia ha avuto.
A mio modo di vedere l'analogia è indiscutibile, si tratta però di vedere gli elementi di novità, le differenze e qual'è la portata attuale delle forze in campo.
Il PD ha l'autorevolezza che aveva il Pci per assolvere a questo compito di tramite tra l'interesse delle classi lavoratrici, l'interesse generale e il futuro della Patria?
Basterà questa manovra, queste riforme e questi decreti per mettere le basi dello sviluppo e dell'equità, o la fase recessiva è più grave e indipendente dalla forza di questo governo? (in merito a questo riporto sotto delle frasi di Napolitano)
Come fare fronte all'ondata di antipolitica e populismo reazionario che scelte difficili e linee politiche complesse si trovano a dover fronteggiare? Per esempio durante la ricostruzione del secondo dopo guerra il fascismo era battuto e il qualunquismo debole, ora invece berlusconi è ancora in sella e c'è qualcosa di peggio, l'antipolitica, il populismo reazionario, il razzismo da fronteggiare. La situazione è più difficile. Le domande non sono comunque retoriche e le risposte dovranno maturare nei processi storici positivamente, altrimenti sarà la fine per l'Italia, il nostro paese.
Alcuni passaggi dell'intervento di capodanno del presidente della Repubblica Napolitano
Per un' Italia più severa, più giusta.
Il governo dovrà procedere attraverso il dialogo con le parti sociali e il parlamento.
Occupazione giovanile è priorità, impossibile senza una maggiore coesione europea, solo uniti potremo progredire in un quadro mondiale cambiato.
Occorrono scelte solidali contro la speculazione perchè il bersaglio è l'europa. E' stata sottovalutata la recessione.
E' giunto il momento che l'Italia sia apprezzata in Europa per il suo impegno e in condizioni di parità possa partecipare alle decisioni UE, questo è il senso del governo Monti. Lo scioglimento delle camere sarebbe stato un azzardo pesante per l'interesse generale. Ma l'unità non toglie fisionomia dei partiti, e ruolo nelle riforme istituzionali. Non c'è futuro senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica.
I bambini figli di migranti nati in italia sono italiani e devono essere riconosciuti come cittadini.
Fiducia in noi stessi è il fondamento per costruire.
Nella riduzione della spesa pubblica Napolitano ha individuato l'obbiettivo primario, insieme all'occupazione giovanile, ma che non può non essere accompagnata dal procedere con equità, e perciò, Napolitano ha detto, con la costruzione di nuove forme di sicurezza sociale.
La parte più originale del suo discorso è stata senz'altro quando Napolitano ha fatto riferimento alla sua passata militanza politica nel Pci, e nello specifico sulla sua formazione nel rapporto diretto con gli operai, si è trattato di un passaggio molto interessante perchè cifra della popolarità del presidente, non dovendo nascondere la sua storia e la sua peculiarità, perchè rimanda all'equilibrio dimensionale del suo settenato di cui parlavo qui, http://francescoredpoli.blogspot.com/2011/11/dimissioni-di-berlusconi-napolitano.html , e perchè questa digressione, come lui l'ha definita, ha aperto il discorso sulla natura storica e sui riferimenti storici della fase che stiamo vivendo.
I due riferimenti sono stati la ricostruzione del secondo dopoguerra, quando i lavoratori, le forze sindacali, il Pci, senza perdere la loro fisionomia, fecero sacrifici per mettere le basi ad una seconda fase di sviluppo economico e progresso sociale.
Il secondo è il compromesso storico che il Pci fece nel '76-'77, a fronte del nemico terroristico da sconfigggere e alla grave crisi recessiva che attraversava quel periodo.
Due snodi fondamentali nella storia d'Italia, della sinistra e del grande partito di massa, anzi i due snodi fondamentali, potremmo dire, (insieme alla svolta di Salerno e alla bolognina).
Napolitano ha fatto appello al farsi carico dell'interesse generale nelle fasi cruciali, che è storia del movimento operaio italiano e del grande partito di massa che l'Italia ha avuto.
A mio modo di vedere l'analogia è indiscutibile, si tratta però di vedere gli elementi di novità, le differenze e qual'è la portata attuale delle forze in campo.
Il PD ha l'autorevolezza che aveva il Pci per assolvere a questo compito di tramite tra l'interesse delle classi lavoratrici, l'interesse generale e il futuro della Patria?
Basterà questa manovra, queste riforme e questi decreti per mettere le basi dello sviluppo e dell'equità, o la fase recessiva è più grave e indipendente dalla forza di questo governo? (in merito a questo riporto sotto delle frasi di Napolitano)
Come fare fronte all'ondata di antipolitica e populismo reazionario che scelte difficili e linee politiche complesse si trovano a dover fronteggiare? Per esempio durante la ricostruzione del secondo dopo guerra il fascismo era battuto e il qualunquismo debole, ora invece berlusconi è ancora in sella e c'è qualcosa di peggio, l'antipolitica, il populismo reazionario, il razzismo da fronteggiare. La situazione è più difficile. Le domande non sono comunque retoriche e le risposte dovranno maturare nei processi storici positivamente, altrimenti sarà la fine per l'Italia, il nostro paese.
Alcuni passaggi dell'intervento di capodanno del presidente della Repubblica Napolitano
Per un' Italia più severa, più giusta.
Il governo dovrà procedere attraverso il dialogo con le parti sociali e il parlamento.
Occupazione giovanile è priorità, impossibile senza una maggiore coesione europea, solo uniti potremo progredire in un quadro mondiale cambiato.
Occorrono scelte solidali contro la speculazione perchè il bersaglio è l'europa. E' stata sottovalutata la recessione.
E' giunto il momento che l'Italia sia apprezzata in Europa per il suo impegno e in condizioni di parità possa partecipare alle decisioni UE, questo è il senso del governo Monti. Lo scioglimento delle camere sarebbe stato un azzardo pesante per l'interesse generale. Ma l'unità non toglie fisionomia dei partiti, e ruolo nelle riforme istituzionali. Non c'è futuro senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica.
I bambini figli di migranti nati in italia sono italiani e devono essere riconosciuti come cittadini.
Fiducia in noi stessi è il fondamento per costruire.
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